II Dott. Frattasi ha affrontato la questione dei finanziamenti pubblici per la creazione delle nuove imprese. In particolare il suo intervento è stato rivolto alla descrizione di Invitalia, agenzia nazionale di proprietà del ministero dell’economia. Attraverso il suo sito è possibile consultare diverse tipologie di finanziamento in base al settore d’interesse, all’area geografica e alla tipologia di fondi ricercata. La sua analisi è poi ristretta a tre particolari progetti per la ricerca di capitale: Resto al sud; Cultura crea; Nuove imprese a tasso zero.
“Resto al sud” è un incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno. Le agevolazioni sono rivolte ai giovani tra 18 e 35 anni che vogliono avviare iniziative imprenditoriali per la produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo. Il 35% del finanziamento è a fondo perduto mentre il restante 65% va restituito in un programma annuale senza interessi.
“Cultura crea” sostiene la nascita e la crescita d’iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale-turistica che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Si rivolge alle imprese dell’industria culturale costituite negli ultimi 36 mesi, comprese le cooperative e ai team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni. Sono finanziabili programmi d’investimento fino a 400.000 euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi.
“Nuove imprese a tasso zero” ha l’obiettivo di sostenere, in tutta Italia, la creazione di micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età. Prevede il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro e può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili. Per il 25% residuo, si richiede il cofinanziamento da parte dell’impresa, con risorse proprie o mediante finanziamenti bancari.
Il Dott. Frattasi ha inoltre rilevato l’importanza di una consultazione giornaliera del Burc(Bollettino Ufficiale Regione Campania) per essere sempre aggiornati sulle iniziative di finanziamento e sui bandi di concorso.